La progettazione inclusiva

Undici anni di ricerche su Accessibilità e Fruibilità del Patrimonio costruito

a cura di Alessandro Greco, Valentina Giacometti

tutti i libri di Alessandro Greco Valentina Giacometti

Collana: Prospettive multiple: studi di ingegneria, architettura e arte

Area Tematica: Ingegneria civile e architettura

ISBN: 978-88-6952-091-4

Anno: 2018

Pagine: 176

Formato: 21 x 21

Prezzo: 19,00 €

- Opera valutata e approvata dal Comitato scientifico-editoriale -

Il volume raccoglie le esperienze di ricerca sviluppate dal 2006 al 2017 dal gruppo di ricerca impegnato sul tema dell’accessibilità e della fruibilità urbana e architettonica presso l’Università di Pavia, illustrando approcci, metodi, sistemi di analisi e sintesi e soluzioni proposte per migliorare l’accessibilità e la fruibilità. Per ciascun tema affrontato compare una trattazione generale che illustra la metodologia applicata e una serie di schede che mostrano i casi di studio affrontati e le conclusioni raggiunte.
Il tema dell’accessibilità e della fruibilità dell’edilizia storica (sia alla scala urbana che del singolo manufatto) rappresenta una delle sfide più significative di questi anni, caratterizzati dalla ricerca di soluzioni sostenibili e di valorizzazione dei beni culturali. Nel passato si è lavorato cercando di eliminare le barriere architettoniche e sensoriali inserendo ausili di varia natura mirati per alcune esigenze specifiche di alcune categorie di utenti oppure provando ad inserire elementi ritenuti adeguati alle esigenze “di tutti”. In generale, salvo alcuni casi illuminati, è mancato un approccio consapevole sia del valore storico documentale sia delle reali esigenze dell’utenza. Le ricerche sviluppate a Pavia negli ultimi 11 anni hanno consentito di definire un metodo di analisi e di valutazione dell’accessibilità e della fruibilità che costituisce premessa indispensabile per la realizzazione di progetti consapevoli e orientati al soddisfacimento delle esigenze del maggior numero di utenti; il lavoro svolto è basato sulla consapevolezza che l’architettura storica non è “per tutti” e che le “diversità” devono essere valorizzate e soddisfatte attraverso soluzioni flessibili ed adattabili.