Giurisprudenza romana nei papiri

Tracce per una ricerca

a cura di Dario Mantovani, Serena Ammirati

tutti i libri di Dario Giuseppe Mantovani Serena Ammirati

Collana: Monografie scientifiche

Area Tematica: Scienze giuridiche

ISBN: 978-88-6952-083-9

Anno: 2018

Pagine: 202

Formato: 17 x 24 cm

Prezzo: 23,00 €

- Opera valutata e approvata dal Comitato scientifico-editoriale -

Collana: Monografie scientifiche

Area Tematica: Scienze giuridiche

ISBN: 978-88-6952-084-6

Anno: 2018

Pagine: 202

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- Opera valutata e approvata dal Comitato scientifico-editoriale -

Il volume contiene saggi dedicati alla circolazione e alla trasmissione del sapere giurisprudenziale romano nella tarda antichità. Punto di vista privilegiato è la presentazione e l’esegesi dei frammenti papiracei e pergamenacei riferibili al periodo compreso tra il III e il V secolo, un arco di tempo troppo poco valorizzato nella storia degli studi, tra l’età classica della giurisprudenza romana e la grande impresa del Digesto giustinianeo.
I frustuli, provenienti da scavi condotti nella pars Orientis dell’impero o conservati per secoli nelle biblioteche d’Occidente, recano testi di contenuto ed estensione varia: monografie degli autori della giurisprudenza classica (Ulpiano); testi greci (o grecolatini) editi autonomamente, a commento di testi latini; testi greci (o grecolatini) di cui è incerto se siano commenti a testi latini o trattati autonomi; escerti da autori e opere diverse, testi adespoti e anepigrafi, glosse marginali e interlineari di considerevole estensione.
Altrettanto variegate sono la loro veste grafica e libraria: scritture correnti (corsive greche e latine, vergate da mani esperte nella scrittura di documenti, anche bilingui); scritture librarie tipiche del libro tardoantico, come l’onciale (anche nella sua versione ‘giuridica’ tutta di concezione orientale); libri di pergamena sottile e bianca sapientemente impaginati e confezionati, codici di papiro di notevoli dimensioni, con margini ampi per essere annotati; codici di formato piccolo e mediopiccolo, allestiti con papiro e pergamena di più scarsa qualità. La loro presenza e la loro varietà sono la testimonianza preziosa della vitalità degli studi di diritto nella tarda antichità. Studiosi di diversi atenei italiani e stranieri (Bari, Napoli, Parma, Pavia, Roma, Siena, Zurigo) presentano in questa sede i risultati delle loro ricerche condotte nell’ambito del PRIN 2009 “Letteratura giuridica della tarda antichità (III-V sec.). Storia e geografia”, coordinato dall’Università di Pavia.


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